Ankara sta riducendo la presenza a Ovest per puntare al Kurdistan con truppe, basi e assetti. Intanto, la Russia aumenta il pressing a sostegno del SAA a sud di Idlib.
Il presidente Macron afferma che Parigi era contraria alla campagna contro il GNA di Sarraj e bacchetta Turchia e Russia. Altri paesi si apprestano a seguire questa strada e a riallinearsi con l’ONU.
Il GNA di Sarraj, che sfrutta il sostegno nella guerra civile contro l’LNA, ha dato l’ok. Intanto, fallisce il vertice Ankara-Mosca per divergenze sul ruolo di Haftar e sulle basi russe in Cirenaica.
Ankara ha nella provincia oltre 2.100 mezzi e 10.000 soldati delle TAF, in caso si riattivi Spring Shield contro Damasco. Erdogan, però, continua anche a negoziare con la Russia.
Le PMF, col morale a terra per il Coronavirus e i continui raid subiti, temono le spie. Intanto la Turchia minaccia ancora Damasco di riattivare Spring Shield, ma avvia le pattuglie con la Russia.
Stop alle manovre di Spring Shield a Idlib, impegno per aiuti umanitari e pattuglie congiunte nella buffer zone, lungo la M4. Erdogan non ha altra scelta che piegarsi a Putin.
La MP si schiera più a sud a Idlib. Segnale per Damasco-Ankara alla viglia dell’incontro a Mosca o sostegno al SAA a sud? Erdogan minaccia ancora l’UE, ma con Putin dovrà abbassare la testa.
L’LNA intensificai raid contro il GNA a Tripoli per guadagnare terreno e indebolire Sarraj. Intanto, all’ONU è partito il toto-nomi per il post-Salamé: la favorita è Wiliams, ma si teme il veto della Russia.
La MP si è schierata in città e ha bombardato unità di Spring Shield. Il segnale è chiaro: fermatevi. Si attende l’incontro con Putin. Intanto, arrivano NATO e USA a complicare la partita per Erdogan.
La città è strategica per sia per Ankara sia per Damasco: è la porta di accesso per Aleppo e Idlib. Grande attesa per l’incontro Putin-Erdogan, che probabilmente punta a un accordo di tregua.