Primo incontro esplorativo formale Atene-Ankara dopo cinque anni. Se non si troverà la quadra, si ipotizza di rivolgersi all’Aja. L’UE è fiduciosa ma prudente.
C’è anche una data: il 17. Ciò affinché tutto sia pronto per il voto del 21 dicembre. Intanto, però, il GNA bacchetta l’UE sul supporto ad Haftar e su Irini.
All’evento partecipano i capi tribali-religiosi e la società civile. Esclusi gli esponenti del GNA di Sarraj e di Haftar, nonché delle istituzioni. La tensione nel paese, però, rimane alta.
Il network europeo, nato soprattutto grazie agli sforzi dell’Italia con il Dis e della Francia con l’ANSSI, è stato lanciato in occasione dell’esercitazione Blue OLEx 2020.
Ankara: GNA di Sarraj e LNA tornino alle posizioni prima del 2015. Per l’Est il futuro dovrà essere negoziato dalla HoR di Tobruk. L’UE: I paesi della regione smettano di incitare la mobilitazione.
Foreign Office e Dipartimento per lo Sviluppo Internazionale (DFID) si fondono. Londra si prepara a un’”offensiva” senza precedenti e vuole avere tutta la potenza di fuoco possibile.
L’emergenza COVID-19 e l’obbligo di rimanere a casa ha fatto decollare l’uso di web e social media da parte di adulti e bambini. Il cybercrime però è in agguato. Ecco come proteggersi.
La nuova EUNAVFOR MED, oltre a vigilare che Sarraj e Haftar non ricevano armi, raccoglierà informazioni sui traffici di petrolio e migranti. Inoltre, addestrerà le forze marittime del GNA.
La comanda l’ammiraglio italiano Agostini. L’Europa ha accelerato i lavori a seguito dell’escalation tra Sarraj e Haftar. La Grecia sarà landing point per gli sbarchi dei migranti salvati.
Si riscopre il senso di unità nazionale, che esistono le regole e che la sicurezza non può essere solo delegata. Ora bisogna creare un nuovo Sistema-paese, altrimenti nel post COVID-19 affonderemo.