Il 30 giugno parte il disimpegno della missione UA ATMIS. La forza chiede sostegno a Mogadiscio contro al-Shabaab, in particolare su logistica e aeronautica.
Kinshasa e Kigali si accusano reciprocamente di sostenere i ribelli. L’UA chiede di abbassare i toni anche per non penalizzare l’operazione anti-ISCAP lungo i confini.
Catturato una delle menti del massacro nella base UA a Marka. Inoltre, le forze di ATMIS riconquistano El Baraf. Il ritorno è stato necessario a causa dell’espansione del gruppo pro-al Qaeda.
Primo strike con un drone dopo sette mesi: uccisi 5 comandanti del gruppo pro-al-Qaeda a Duduble. Washington conferma la fiducia nel FGS e nelle elezioni.
L’ONU: Ora è diventato un vero gruppo congiunto. Sarraj, però, a sorpresa rimanda le sue dimissioni. Si attende la reazione di Haftar, che aveva aderito alla tregua dopo il passo del capo del GNA.
Improvviso stop degli scontri GNA-LNA. Si teme che il Generale voglia togliere l’altopiano a Sarraj. Intanto, continuano gli sforzi internazionali ma senza esito. Anche la missione UE traballa.
L’evento si terrà nonostante il No di Haftar alla tregua con Sarraj. Obiettivo: riprendere il piano anti-crisi ONU. Intanto, il Generale tenterà il tutto per tutto per arrivare velocemente a Tripoli.