I gruppi alleati di Sarraj temono di perdere i privilegi col progredire del processo politico. Quelli vicine ad Haftar vogliono essere pagati. La tensione è in aumento.
L’LNA sequestra una nave commerciale turca, carica di medicinali e diretta a Misurata. Sarraj e i partner al lavoro per prevenire una reazione armata di Ankara.
Alcuni ritengono che sia l’ennesimo tentativo straniero di far fallire il processo di pace. In realtà, i mercenari alleati dell’LNA vogliono essere pagati. I Tuareg in campo per scongiurare la risposta armata di Sarraj.
Il Generale punta a mettere al buio Tripoli per lanciare una nuova “Zero Hour” contro Sarraj, ma il precedente tentativo è fallito. Intanto, le forze del GNA avanzano sull’LNA aumentando il pressing.
Le forze di Sarraj hanno mantenuto le difese e sono passate al contrattacco, intercettando anche l’LNA sulla strada per l’Aeroporto internazionale. Intanto, un caccia del Generale atterra in Tunisia.
Le forze di Sarraj riprendono Al-Asaaba e Yarmouk, nonostante l’annuncio della nuova offensiva del Generale. L’LNA ripiega a sud, ma è a pezzi e i nuovi mercenari non piacciono.
L’LNA attacca Yarmouk, Ain Zara e le zone limitrofe. Anche grazie all’arrivo di nuovi mercenari: sono ribelli chadiani e Janjaweed sudanesi. Intanto a Murzuq torna la calma.
Le milizie del Generale attaccano gli Ubari a Murzuq e il GNA di Sarraj chiede aiuto internazionale. Attentato a Bengasi durante un funerale eccellente e Tripoli pressa la Francia sui Javelin.
Il Generale, oltre a fare pulizia etnica verso i Tabu, vuole conquistare i giacimenti di Sharara. A rischio la credibilità di UNSMIL, la sicurezza e il processo politico.
Cominciano gli invii di carburante nella regione. Seguiranno quelli di medicine e gas da cucina. Obiettivo: migliorare la sicurezza in vista di referendum e elezioni.