L’Arabia Saudita sventa un attentato con due barche salpate da Hodiedah. I miliziani sciiti hanno lanciato una campagna contro il settore energetico dei “nemici”.
Secondo attacco in una settimana. Le milizie pro-Iran vogliono obbligare Abu Dhabi a fermare il supporto alla Coalizione a guida saudita. La leva è minacciare business e turismo.
L’obiettivo è duplice: obbligare Abu Dhabi a ridurre il sostegno alla Coalizione a guida saudita e vendicare i comandanti delle milizie sciite uccisi dagli UAE.
Gli UAE vietano ai cittadini di Iraq, Siria, Afghanistan e Yemen di imbarcarsi per Minsk su richiesta di Lukashenko. La Iraqi Airways fa altrettanto su input dell’UE.
L’allegato doc delle mail, arrivate anche in Italia, ha nomi diversi ma è identico. Se aperto, contatta un unico url e scarica la dll, che avvia l’infezione del malware.
Gli Stati Uniti entrano ufficialmente nella partita per la soluzione della crisi. Lo fanno con sanzioni, che rischiano di mettere ancora più in difficoltà Haftar.
Il capo del GNA cerca di accelerare il processo di dialogo con l’Est di Haftar per evitare che le proteste possano congelarlo. Peraltro, manterrà comunque i poteri.
Il TFTC inserisce nella lista nera 6 soggetti, tra entità e persone fisiche, responsabili di trasferire fondi ai miliziani Daesh in Siria e in Afghanistan. Obiettivo: ridurre la loro capacità operativa.
Formalmente per consentire la fine del Ramadan in sicurezza. In realtà, per prendere fiato dalle offensive di Sarraj. Mentre il GNA attacca Qasr Ben Ghashir e Tarhuna, il Generale sta per essere scaricato dai partner stranieri.