Goita vuole accentrare tutti i poteri, eliminando il federalismo e l’autonomia regionale. Parallelamente, militarizza la polizia contro possibili golpe.
Le ANP opererebbero in Azawad nell’ambito di MINUSMA. Si conta su Algeri come collante tra Tuareg e Bambara. Anche il Niger nella partita con il neo presidente Bazoum.
Alcuni ritengono che sia l’ennesimo tentativo straniero di far fallire il processo di pace. In realtà, i mercenari alleati dell’LNA vogliono essere pagati. I Tuareg in campo per scongiurare la risposta armata di Sarraj.
UNSMIL e l’Unione Europea sosterranno il Multaqa, anche se Haftar non è invitato. Sulla stessa linea i Tuareg e la Cyrenaica Society. Ora è il Generale che deve rincorrere il premier di Tripoli.
Ci sono forti timori che il Generale prenda di mira gli altri giacimenti di petrolio, in primis El Feel, dove stazionano le forze di Kannah. Prima o poi il confronto è inevitabile.
L’organismo chiede di lavorare con UNSMIl affinché entro luglio ci sia la Conferenza Nazionale e poi il voto. Ma le mire di Haftar a sud complicano la partita.
Tuareg vicini al generale sarebbero entrati pacificamente dopo un negoziato coi militari di Kannah. A rischio la Conferenza Nazionale, la sicurezza e il futuro del paese.
Il GATIA e l’MSA si sono scontrati con i miliziani dello Stato Islamico nel Grande Sahara (ISGS), uccidendo 20 jihadisti e catturandone altri in Mali e al confine col Niger.
Nasce lo "Stato Islamico nel grande Sahara" (ISBS) che combatterà Mali, Mauritania, Burkina Faso, Niger e Ciad. Non è chiaro se vi fa parte anche Jama’at Nusrat al-Islam wal Muslimeen e al-Mourabitoon del “guercio” Belmokhtar.