I soldati americani pattugliano la linea di contatto tra SDF, TAF e milizie alleate. Obiettivo: impedire gli attacchi alla popolazione. Intanto, prosegue la caccia all’ex ISIS.
Al momento è di una “guerra di posizione” e a distanza, ma potrebbe evolvere. Usa e Russia in campo per fermare le TAF e le milizie alleate prima che sia troppo tardi.
In corso imponenti manovre nell’area, cominciate con raid aerei e bombardamenti, poi sviluppatesi con un’invasione di terra nel Kurdistan. Si combatte a Tel Tamar.
Afrin e Sere Kanye sono l’epicentro. Il build-up militare nell’area e le risorse sempre più ridotte fanno aumentare il nervosismo delle fazioni, anche verso gli alleati.
A Est di Saraqeb nasce l’ottava postazione delle TAF. Sarà dotata di jammer. Ankara teme che Damasco, sfruttando l’escalation a Sere Kanye, lanci un’offensiva a sorpresa.
Nuova esercitazione delle truppe di Mosca per evitare che le milizie pro-Turchia e le TAF da una parte e le SDF e il SAA dall’altra entrino in contatto. Intanto, si tratta.
Damasco schiera mezzi corazzati, carri armati e forze speciali a Tel Rifaat. Ankara e le milizie alleate ammassano forze dall’altra parte della prima linea.
Nuove basi e postazioni delle TAF lungo la M4, vicino a Saraqeb e Zawiya. Obiettivo: bloccare un’eventuale operazione, che sembra si stia concretizzando.