L’operazione “Retaliation For Raqqa Martyrs” permette la cattura di 127 jihadisti e leader. Colpite le reti logistiche, di reclutamento e comunicazione IS.
Obiettivo, smantellare le cellule dello Stato Islamico che hanno rialzato la testa nell’area di Tabqa. Intanto, nell’ambito della cooperazione SDF-Iraq, si rafforza la vigilanza contro Daesh a Deir Ezzor.
Un miliziano racconta come funzionava lo Stato Islamico e da dove provenivano fondi e rifornimenti ai jihadisti. Inoltre, conferma che Daesh punta alle carceri delle SDF.
L’offensiva turca ha causato centinaia di evasioni di membri Daesh. Molti sono stati ripresi, ma altri sono liberi. Le SDF, perciò, hanno rafforzato la sicurezza ad Al-Hol e nella regione.
La Corte di Difesa del Popolo ha già avviato istruttorie su 1.724 jihadisti locali dello Stato Islamico sui 6.000 detenuti nei campi delle SDF. Intanto a Deir Ezzor Daesh subisce altri colpi.
Allarme delle SDF: Le donne dei foreign fighters Daesh sono protagoniste. Amministrano la legge e puniscono le “apostate”, anche con la morte. In crescita le rivolte gestite dall’ala femminile dello Stato Islamico.
L’uomo era un ex soldato iracheno e aveva legami con i vertici dello Stato Islamico ad Hasaka. Intanto, a Raqqa c’è un nuovo blitz in vista dopo la cattura della cellula di assassini Daesh.
Il gruppo dello Stato Islamico era specializzato negli omicidi mirati, anche di personalità locali. Intanto, nell’area di Bsayrah a Deir Ezzor è in corso una grande operazione anti-Daesh.