Pesano l’operazione di Haftar a Sud, che potrete convergere su Tripoli; gli elders nell’Ovest, avversi a un governo militare, e gli scontri tra Sarraj e i vertici dell’esercito.
Si rischia un bagno di sangue, a meno che qualcuno intervenga in modo incisivo, che avranno effetti sulla sicurezza in tutto il paese. Inoltre, va risolto l’affaire Sharara.
Salamè vola a Bengasi per far sì che il Generale non crei problemi sulla Conferenza Nazionale. Intanto, Sarraj chiede aiuto alla Cina per i fondi congelati all’estero.
Il generale, appena nominato da Sarraj e già sulla lista nera di Haftar, invita la NOC a riprendere le attività. Intanto UNSMIL è nell’occhio del ciclone.
Decine di dimostranti bruciano poster con la sua faccia chiedendo che se ne vada. Peraltro nel giorno in cui UNSMIL discute dell’apertura di una sede in città.
Il capo del PC punta sull’aspetto umanitario e invia altro carburante a Sabha. Il generale sulla sicurezza. Parte una nuova operazione militare, questa volta al confine.
Il PC invia soldi nella regione per contrastare la carenza di liquidità. Intanto. la TPF avvisa che non obbedirà agli ordini del PC, se non decisi all’unanimità.
La Settima Brigata respinta di nuovo a sud di Tripoli, si rischiano scontri a Tarhouna. Alcune milizie scaricano il Generale, rifiutandosi di entrare a Murzuq e Sabha.
L’uomo forte della Cirenaica punta sulla sicurezza con una nuova operazione militare. Il PC/GNA sul versante umanitario con invii di aiuti e incontri con la popolazione.
L’epicentro sarà Sabha. E’ il tentativo di contrastare le recenti iniziative del PC di Sarraj, che punta sul versante umanitario. Il Generale userà la carta “sicurezza”.