Obiettivo: non lasciare impunita la morte dell’ex califfo, Al-Qurashi, e del portavoce dell’ex ISIS. Dal 17 aprile ci sono stati già 16 attacchi soprattutto a Raqqa.
Sono stati catturati nell’ambito dell’operazione “Solid Will”. I jihadisti ex Isis rischiano di subire pesanti danni, a seguito delle informazioni in possesso dei comandanti.
L’uomo era a capo di una rete che pianificava attacchi e rapimenti per finanziare i jihadisti ex ISIS ad Hasaka e supportare i prigionieri IS nel campo.
I miliziani ex ISIS producono l’anfetamina, la “droga del combattente”, e la smerciano all’estero attraverso la Giordania. Nel 2022 sequestrate oltre 17 milioni di pillole.
Capitolo finale dell’analisi che ripercorre gli eventi, dalla rivoluzione khomeinista in Iran allo scontro tra wahhabiti e Fratelli Musulmani, che hanno alimentato fino ad oggi il jihadismo.
I jihadisti di ISCAP, ISWAP e ISGS si sono galvanizzati dopo la nomina del leader dello Stato Islamico. I partner europei e la Russia, però, sono focalizzati su Kiev.