Bashagha incontra gli sceicchi delle ex roccaforti di Haftar: Bani Walid e Tarhuna. Intanto, Misurata discute con la Cirenaica sullo scambio di prigionieri tra GNA-LNA.
La posizione americana e l’imminente incontro Russia-Turchia rafforzano l’idea di congelare la situazione e ripartire dagli accordi di Skhirat. I protagonisti, però, non saranno più Sarraj e Haftar.
Si rafforza l’asse HCS-HoR sulla necessità di riprendere gli accordi di Skhirat. Resta da risolvere il nodo Sirte, che dovrebbe essere smilitarizzata. In cambio Sarraj potrebbe ottenere lo sblocco del petrolio.
Mosca e Ankara, dopo al’annuncio che lavoreranno insieme per porre fine alla crisi tra il GNA di Sarraj e l’LNA di Haftar, cercano una soluzione per smilitarizzare Sirte e Jufra e ripartire da Skhirat.
L’LNA: Il cessate il fuoco solo se la Turchia lascerà completamente il paese. Si rafforza l’asse HoR-HCS su Skhirat mediato dal Marocco, ma Sirte e il petrolio alimentano l’insicurezza.
Il presidente della HoR chiede al Marocco supporto per il follow up degli accordi di Skhirat. L’ONU avvisa dei rischi di uno scontro tra potenze, mentre GNA e LNA si puntellano a Sirte.
98 membri della Camera hanno inviato una lettera di 8 punti al capo di UNSMIL, Salamè. Focus dalla sicurezza alle elezioni, passando per la riforma del PC.
Giovedì si vota una proposta di Tobruk di rimpasto dell’organismo. con nuovo capo e 2 vice. Sarraj rischia di essere tagliato fuori. Che fine faranno le elezioni?
L'esercito ago della bilancia: potrebbe insorgere se sarà eletto un leader che non riscuote fiducia. Fino al voto la situazione dovrebbe rimanere stabile.