Uccisi nei combattimenti due ragazzi dello Zambia e della Tanzania. Erano stati reclutati dalla Wagner nelle carceri della Federazione. Non sono casi isolati.
Ouagadougou, come in Mali, vuole sostituirli con i contractor della Wagner dopo campagne d’odio ad hoc. Ciò permetterà a ISGS e a JNIM di proliferare in Sahel.
Il leader del PSP propone al gruppo tre candidati: il generale Joseph Aoun, l’ex parlamentare Salah Honein, e il ministro Jihad Azour. Pierre El Daher è l’outsider.
I jihadisti pro al-Qaeda si sono asserragliati per alcune ore nel municipio di Mogadiscio. Meno due mesi fa avevano fatto lo stesso nell’hotel Villa Rose. L’obiettivo è duplice.
Kinshasa continua ad accusare Kigali di sostenere i ribelli Tutsi e minaccia risposte armate. L’EAC cerca ancora di mediare, mentre si affacciano altri attori stranieri.
Proteste a Goma contro la forza dell’EAC, che subisce le stesse accuse di MONUSCO. Si sospettano influenze esterne e una regia comune delle campagne d’odio.
Non ci sono conferme, ma si sospetta che siano membri del gruppo Wagner, come denunciato da M23 nei giorni scorsi. La stessa collocazione dell’albergo è un elemento di interesse.
I jihadisti pro-ISIS promettono paghe elevate. Poi, minacciano di morte le vittime se rifiutano di combattere. La pratica si ripete in Tanzania e Sudafrica.