In circolazione mail con allegate e foto che simulano falsi atti di citazione. Obiettivo: ricattare le vittime con la scusa di cancellare i procedimenti.
Il ricercatore di cybersecurity e Malware Hunter JAMESWT ha finto di cadere nella trappola, scoprendo come funziona e dove vanno a finire i soldi del ricatto.
Alle mail, arrivate anche in Italia, ora sono allegate anche foto che simulano falsi atti di citazione per pedopornografia. E’ tutto falso, è una truffa per ricattare le vittime.
L’esca è sempre un falso video della vittima in atteggiamenti compromettenti e la minaccia di pubblicarlo su siti per adulti se non paga il riscatto. E’ tutto falso.
L’esca è sempre la stessa: un presunto furto di dati sulla frequentazione di siti porno, che non saranno pubblicati se sarà pagato un riscatto. E’ tutto falso.
Una mail invita a pagare una multa per aver visitato siti pedopornografici. Il link reindirizza a un falso sito del Corpo. Obiettivo: rubare dati privati e della carta di credito.
L’esperto di cyber security lc4m scopre una campagna phishing che fa leva su presunti malware e contenuti compromettenti rubati. Non pagate alcun riscatto, è tutto falso (e fatto anche male).