Le SDF hanno lanciato una serie di operazioni anti-IS lungo l’Eufrate e al confine con l’Iraq. Obiettivi: bloccare le infiltrazioni e le reti logistiche e di supporto dei jihadisti.
L’uomo era il fratello di Hajji Taysir, il governatore IS per l’Iraq, eliminato da SDF e Inherent Resolve a Deir Ezzor. Intanto, il SAA riprende i bombardamenti per conquistare Barah.
Partecipano alle manovre anti-IS anche i caccia russi e le milizie pro-Iran. Intanto, le SDF fortificano il quadrante orientale di Deir Ezzor e la vigilanza lungo l’Eufrate.
A Deir Ezzor arrivano i carri M2A2 Bradley e unità di fanteria meccanizzata, mentre le SDF stringono la vigilanza lungo l’Eufrate. Intanto, prosegue la caccia ai leader IS.
I civili locali chiedono l’intervento delle SDF e di Inherent Resolve per cacciare i soldati e le milizie dalle città. Questi, invece di risolvere il problema ISIS, lo hanno aggravato.
Il raid fa parte delle manovre mirate, insieme a Inherent Resolve, per neutralizzare la leadership IS. Queste sono complementari alla caccia alle cellule e ai network logistici.
Le SDF, accusate della campagna, catturano 15 jihadisti IS. Questi confessano di operare con agenti di Damasco, iraniani e turchi per screditare le forze curde.
A Ovest dell’Eufrate, i caccia russi bombardano le postazioni IS nel deserto di Rusafa e il SAA crea postazioni fisse. A Est, le SDF aumentano il pressing a Busayrah, Shahil e Dhiban.
Crescono gli attacchi IS contro le forze arabo-curde nella regione. Obiettivo: ridurre il pressing subito dal nemico, che opera su due assi: caccia alle cellule e ai singoli leader.
L’esercito di Assad aumenta il pressing “a distanza” sui ribelli, grazie ai droni russi. Sul terreno, però, è stallo. Intanto, le SDF a Deir Ezzor arrestano provocatori legati a Damasco e all’Iran.