Mosca supporta l’offensiva del SAA per eliminare definitivamente i jihadisti IS nell’are. La Turchia, intanto, punta sempre più alla M4 da Idlib al Kurdistan.
Incontro tra le TAF e le milizie alleate ad Azaz. Obiettivo: pianificare l’offensiva a Manbij, Ain Issa e Tel Tamr. Ankara, intanto, si rafforza ancora a Idlib.
Nuovo convoglio delle TAF, tra le destinazioni c’è Zawiya. Obiettivi: disturbare l’offensiva del SAA a Barah e avvicinarsi al Kurdistan, dove le milizie alleate hanno aumentato le incursioni.
La Coalizione alle SDF: la missione per sconfiggere Isis ancora non è finita. Intanto, l’Iran cerca di estendere l’influenza a ovest di Deir Ezzor con i reclutamenti.
L’epicentro sono soprattutto le aree di confine tra le due province e il quadrante di Barah. Intanto, la Turchia spinge ancora verso il Kurdistan e punta la base aerea di Menagh.
Il primo gruppo è di 500 tra miliziani e familiari. In tutto dovrebbero essere liberati in 28.000 grazie all’amnistia. Rimangono, invece, nel campo 37.000 foreign fighters IS.
Dopo Deir Ezzor, le forze arabo-curde e Inherent Resolve pressano i jihadisti IS anche a sud di Hasaka. Obiettivo: fermare l’ondata di omicidi mirati dei leader tribali.
Chiuso il quarto observation point delle TAF tra Idlib, Aleppo e Hama: quello a Kabtan al-Jabal. Le truppe trasferite a Est. Intanto, le SDF smantellano una cellula di killer ISIS a Deir Ezzor.