L’uomo gestiva anche l’intelligence dello Stato Islamico nell’area. Trovati nel suo covo documenti interessanti che potrebbero portare a nuovi raid anti-IS.
Le manovre, annunciate da Erdogan, sarebbero in profondità: ad Aleppo, Raqqa, Hasaha e nel momento in cui la comunità internazionale è focalizzata sull’Ucraina.
L’uomo era a capo di una rete che pianificava attacchi e rapimenti per finanziare i jihadisti ex ISIS ad Hasaka e supportare i prigionieri IS nel campo.
I jihadisti pro-ISIS, galvanizzati, ora cercano di rialzare la testa tra Hasaka, Raqqa e Deir Ezzor. Le SDF reagiscono con più operazioni e attacchi ai network logistici IS.
I jihadisti pro-ISIS, prima di essere fermati dalle SDF e da Inherent Resolve, hanno torturato e decapitato decine di dipendenti della struttura. E’ caccia ai possibili evasi.
I paesi che ospitano prigioni in cui sono rinchiusi elementi ex-ISIS rivedono la sicurezza delle strutture. Peraltro, nemmeno quelle nell’Est della Siria, sono immuni da nuovi attacchi.
Conclusa con successo l’operazione People Hammer: arrestati circa 1.000 jihadisti pro-ISIS. Le forze curde e Inherent Resolve ora studiano come prevenire nuovi attacchi.