In corso diverse operazioni contro lo Stato Islamico da Kirkuk ad Hamrin, passando per Mosul e Anbar. Alcuni comandanti Daesh sono stati arrestati, altri sono morti.
Le ISF sono in stato di massima allerta, sia per le manifestazioni supportate da Al-Sadr sia per il rischio di nuovi attacchi dello Stato Islamico. Daesh vuole prendere fiato e alimentare il caos.
Le ISF uccidono il comandante dello Stato Islamico sulle montagne Hamrin. Baghdad intanto lavora per proteggere Karbala e l’Arbaeen dagli attacchi Daesh e per la nuova fase di Victory Will.
Sequestrati 750 chili di esplosivo: servivano a colpire i fedeli sciiti diretti a Karbala. Intanto, proseguono la caccia alle cellule Daesh e i preparativi per la sesta fase dell’operazione Victory Will.
Migliaia di iscrizioni per l’anno accademico 2019-2020. Terminata la ricostruzione di molti dipartimenti distrutti nella guerra contro Daesh, braccato ad Anbar e Salahuddin.
Manovre anticipate da un maxi strike di Inherent Resolve, che ha usato 80.000 libbre di bombe su postazioni Daesh. Le ISF prendono di mira anche le isole vicino ad Hamam al-Alil.
L’obiettivo è neutralizzare una grande sacca di resistenza Daesh, che l’ operazione Victory Will ha obbligato a radunarsi verso il lago Tharthar, bonificano i confini di Anbar con la Siria.
Le ISF operano per chiudere i miliziani dello Stato Islamico in un’area circoscritta ed evitare che fuggano in Siria. A sud di Erbil, inoltre, Daesh perde una grande rete di grotte e tunnel.
Epicentro delle manovre è il deserto di Anbar. Obiettivo: tagliare ai miliziani dello Stato Islamico ogni via di fuga verso la Siria e preparare l’attacco finale alla grande sacca di resistenza Daesh.