Esercitazioni aeree joint e in arrivo centinaia di soldati nelle due aree. Mosca non può permettersi una guerra che contrappone due partner strategici.
Truppe della Federazione hanno pattugliato ripetutamente Kafr Naseh e Kafrnaya, vicino a Tel Rifaat. Mosca non può permettersi un altro fronte caldo oltre all’Ucraina.
Le manovre, annunciate da Erdogan, sarebbero in profondità: ad Aleppo, Raqqa, Hasaha e nel momento in cui la comunità internazionale è focalizzata sull’Ucraina.
Da inizio dell’anno ci sono stati oltre 100 raid nel deserto di Al-Rasafah e tra Raqqa, Deir Ezzor e Homs. I jihadisti ex-ISIS, però, finora non hanno subito danni rilevanti.
Sayeda Zainab è ormai a maggioranza sciita. I guerriglieri vogliono continuare l’espansione nel paese e garantire la sicurezza delle famiglie dagli attacchi ISIS e di Israele.
Gli obiettivi dei jihadisti pro-ISIS sono i soldati di Damasco (SAA) e le milizie alleate. Gli attacchi, nonostante i raid russi, nell’ultimo mese si sono intensificati.
Doppio attacco dei jihadisti pro-ISIS contro i soldati e i lavoratori di un giacimento di petrolio. Damasco lancia l’ennesimo rastrellamento, ma senza risultati.