Jasmine Opperman: I miliziani pro-ISIS tengono incontri a Macomia e Muidumbe. Puntano a una tattica “winning hearts and mind”? Se fosse confermato, la situazione si complicherebbe.
L’ex presidente del Kenya all’EAC: Schierate al più presto gli assetti militari nel North Kivu. Si attende il 16 febbraio per capire cosa faranno i ribelli Tutsi.
Kinshasa blocca tutte le trasmissioni dei canali di Kigali per contrastare la “propaganda” ostile e pro-M23. I ribelli Tutsi, intanto, riprendono gli attacchi nel North Kivu.
L’organismo si prepara a una possibile risposta armata muscolare contro i ribelli Tutsi, che per ora non rispondono. Intanto, qualcuno spara contro un elicottero di MONUSCO.
Si teme una rottura definitiva della tregua tra ribelli Tutsi e le FARDC, già messa in difficoltà la scorsa settimana. La situazione nel North Kivu è sempre più tesa.
Rimpallo di accuse tra Kinshasa e M23 su violazioni e massacri nel North Kivu. Per ora si vive in un limbo, ma c’è chi rema contro. Intanto, la popolazione scende in strada.
I ribelli accettano il cessate il fuoco, ma non firmano il documento. L’organismo minaccia risposte armate in caso di violazioni, ma i Tutsi non lasceranno facilmente il North Kivu.
Implementata la vigilanza nell’area di Goma da parte delle truppe sudafricane e kenyote. Obiettivo: mantenere la liberà di movimento sulla R2 fino al Rwanda.
MONUSCO afferma che si tratta di una ritirata strategica, ma è una resa verso M23, che ora acquisisce una infrastruttura fondamentale al confine con Rwanda e Uganda.