Sui social network usati dai giovanissimi circolano video di propaganda sui rischi di una Terza Guerra Mondiale. E’ una campagna Psy-Ops pro-Russia, che sfrutta le leve già applicate da ISIS.
Obiettivo: screditarle per acquisire peso. Intanto, a Deir Ezzor l’Iran costruisce un tunnel segreto per proteggere asset pregiati dai raid di Israele. Alcuni eventi recenti lo confermano.
Le TAF lanciano leaflets in cui chiedono di cooperare, soprattuto per permette le pattuglie joint con la Russia sulla M4. L’iniziativa, però, ottiene l’effetto contrario e porta vantaggi sono a HTS.
Nel paese è in corso una campagna di propaganda sui social media per mutare la percezione su Ankara e Olive Branch. L’esca sono finti profili di ragazze. Il target: soprattutto giovani.
Il social media metterà un link in cima al news feed, che permetterà di capire quali informazioni sono state condivise con terze parti. Intanto c’è attesa per l’audizione di Zuckerberg al Congresso.
Esistono da quando sono nati giornalismo e spionaggio. Si sono chiamate inganno, disinformazione, polpette avvelenate o bufale. Il web ne ha solo accelerato la diffusione. Va ricreata la differenza tra informazione e opinione.