SAA e della Russia eliminano portavoce e capo dei media del gruppo pro-Turchia. Peraltro in un momento delicato, a causa dell’escalation della guerra interna tra milizie.
Dal Medio Oriente all’Africa, cambiano i ruoli ma il loro peso nello Stato Islamico è in crescita. Si arruolano volontarie, ma spesso non per motivi religiosi.
I soldati annunciano di aver ucciso molti membri di ISCAP. Si teme, però, che al-Shabaab abbia “ceduto” la città a Cabo Delgado dopo aver ottenuto un doppio risultato.
Identificati tutti gli sfollati del campo ad Hasaka e arrestati 9 miliziani IS tra cui un leader dei reclutamenti. Per i jihadisti operare all’interno sarà più difficile.
IS, sempre più in difficoltà in Iraq-Siria, deve contrastare le accuse degli altri gruppi jihadisti di aver abbandonato donne e i bambini per non perdere peso e uomini.
Le armi di IS sono siti web (stranieri) e i social network. Obiettivo: alimentare il caos con fake news e rumors per prendere fiato dal pressing dei nemici.
L’Emirato Islamico (IEA) vuole demoralizzare il nemico, impotente contro la minaccia. Peraltro, copia la tattica Isis pur non disponendo di know-how tecnologico.