Dopo l’uscita dal JCPOA con la Repubblica islamica, il presidente americano aveva annunciato il ripristino delle misure. Il 5 novembre una nuova ondata, la più dura.
Approvata la costituzione di uno special team contro le minacce nucleari e ICBM di Pyongyang. Riorganizzati anche i dipartimenti del ministero della Difesa.
Gli analisti temono che Pyongyang possa rispondere alle nuove restrizioni con un’altra provocazione. Si continua a sperare, comunque, nella Tregua Olimpica.
Nella bozza di risoluzione ci sono ulteriori limiti all’import di petrolio per Pyongyang e il rientro dei lavoratori in patria entro i prossimi 12 mesi.
L’Institute for National Security Strategy: da quel mese Pyongyang avrà forti difficoltà economiche per le sanzioni. Le Olimpiadi potrebbero essere d’aiuto.
Il senatore: A oggi c’è 30% di possibilità che il presidente Trump adotti l’opzione militare. Se lo farà, la guerra contro Kim Jong-un sarà a tutto campo.
Nel colloquio ribadita la necessità di obbligare Pyongyang a sedersi al tavolo negoziale. Onu: in vista nuove sanzioni navali. La Russia prova a mediare.
Pyongyang fa scavare trincee sulla DMZ e invia nuove guardie alla frontiera. Kim Jong-un non può permettersi altre fughe. Soprattutto se sono eccellenti.