Secondo attacco in una settimana. Le milizie pro-Iran vogliono obbligare Abu Dhabi a fermare il supporto alla Coalizione a guida saudita. La leva è minacciare business e turismo.
Missione a Baghdad del comandante della Forza Quds. Obiettivo formale: riunire Coordination Framework e Movimento Sadrista. In realtà Teheran vuole far rientrare al Sadr nei ranghi.
L’uomo è stato trovato all’aeroporto di Najaf in possesso di grande quantità di valuta libanese. I soldi servivano probabilmente per l’operatività dei gruppi sciiti.
Quarta aggressione a Camp Victory dal 3 gennaio 2021. Inherent Resolve finora non ha reagito, ma potrebbe farlo presto. Il diritto all’auto-difesa rimane nonostante la fine della missione combat.
I militari americani neutralizzano i droni armati, inviati dalle milizie pro-Iran contro una base all’aeroporto di Baghdad per vendicare il generale e Abu Mahdi al-Muhandis.
Sono a Erbil e Baghdad, e presto ne arriveranno altri. Obiettivo: creare una grande linea difensiva anti-IS tra Diyala-Mosul e poter attaccare i terroristi nelle loro basi.
Sull’episodio di Erbil, chiesto l’arresto di un leader di Hashd al-Shaabi e le ISF annunciano la cattura dei responsabili materiali, ma manca il mandante. Occhi puntati sull’Iran.
Le PMF, col morale a terra per il Coronavirus e i continui raid subiti, temono le spie. Intanto la Turchia minaccia ancora Damasco di riattivare Spring Shield, ma avvia le pattuglie con la Russia.
Le milizie Hashd Al-Shaabi hanno respinto l’ennesima dura offensiva dello Stato Islamico nel deserto di Al-Khatheer. Daesh cerca di aprire corridoi dalla Siria per spostare i miliziani a nord est.
Catturato Naseer al-Obeidi, leader di una milizia locale affiliata ad Hashd al-Shaab. Sarebbe coinvolto nel raid ad Ain al-Assad. Intanto, le ISF prendono di mira Isis a Salahuddin e Diyala.