Panoramica della situazione nelle acque di tutto il mondo nell'ultimo mese, curata dall'azienda italiana con la sua piattaforma d’intelligence M.A.R.E.
L’ONU: I rapimenti sono sostituiti dal boom di furti di petrolio e dal bunkeraggio, più redditizi e meno rischiosi dopo le ultime iniziative locali e internazionali in Nigeria.
Ankara bombarda “teoriche” postazioni del PKK in Iraq (e Siria). Teheran poi interviene nelle stesse aree contro quelli che “alimentano” le proteste. Le reali agende si sovrappongono.
L’azienda norvegese ha trasferito le sue partecipazioni a Rosneft e ha lasciato il progetto Kharyag. Interrotta la cooperazione trentennale tra Oslo e Mosca.
Per la polizia olandese non ci sono conferme su una presunta aggressione coordinata. Il timing e la lista dei bersagli UE, però, fanno guardare alla crisi in Ucraina.
Il presidente Toqayev accetta le dimissioni del governo e nomina Smailov ad interim. Intanto, le proteste continuano nonostante i tentativi di bloccare gli assembramenti.
NDA minaccia Abuja di attacchi alle infrastrutture energetiche e ai politici che cooperano con il governo. Ci sono legami tra la ricomparsa e l’espansione di ISWAP?
Il presidente sarebbe morto in combattimento con il FACT. Si teme, però, che la verità sia un'altra. Mahamat Kaka manterrà gli equilibri del padre con Sahel e Occidente?