I jihadisti pro-ISIS puntano all’Africa, in particolare al Sahel e al quadrante centrale, che soppiantano le aree tradizionali in Medio Oriente e Asia.
In via di firma un accordo di cooperazione per l’addestramento e l’assistenza alle truppe di Abuja da parte di quelle del Cairo. Obiettivo: fermare il terrorismo.
Il Generale incontrerà il presidente francese, Emmanuel Macron, la settimana prossima. Dovrà scegliere se accettare la tregua con Sarraj o avere tutti contro ed essere ostaggio delle milizie.
Daesh giustizia miliziano russo, che aveva tentato di scappare con altri 6 compagni. In un mese e mezzo ci sono state oltre 40 defezioni. Intanto, l’esercito del Cairo sequestra maxi carico di armi destinato ad Arish.
Daesh replica quanto accade in Afghanistan, Egitto e Africa subsahariana: la guerra con al Qaeda. Nell’area, infatti, c’è un rivale: Tahrir al-Sham (HTS).
Jamaat Jund al-Islam condanna il bagno di sangue che Isis sta compiendo nella Penisola e, forse, fornisce all’esercito informazioni sulle operazioni Daesh.
Alto leader AQSP accusa Daesh di crimini contro i musulmani nel Sinai. Intanto, Al-Sisi lancia l’allarme sull’arrivo di molti miliziani dal Medio Oriente.
Daesh attaccato da un commando tribale: uccisi 9 miliziani. Non è un episodio isolato, ma una strategia per non perdere possibili concessioni dal Cairo.