IL LPDF faccia firmare loro un impegno scritto. Intanto, la NOC vuole portare la produzione di petrolio a 2,1 bpd e aprire uffici di collegamento all’estero.
I fondi, nonostante le pessime condizioni di vita della popolazione, sono fermi su un conto estero a causa di una battaglia tra NOC e LCB. Sarraj interviene direttamente.
L’appuntamento, però, è stato importante per capire le posizioni e le obiezioni di tutte le parti. Intanto, nasce la nuova Guardia per le strutture petrolifere, agli ordini diretti della NOC.
La Commissione dei 10 a Ghadames stabilisce la demilitarizzazione della prima linea e colloca l’HQ a Sirte. Prossimo incontro a Brega con focus su petrolio e PFG.
La decisione, però, fa scendere ancora il prezzo del Brent e manda l’OPEC in crisi. Intanto parte a Tunisi in forma virtuale il LPDF senza esponenti del GNA di Sarraj o di Haftar.
I rappresentanti militari di Sarraj e Haftar si accordano già su 6 punti: dai voli aerei alle rotte terrestri, passando per il petrolio. Si passa alla questione centrale: il cessate il fuoco duraturo.
La NOC toglie il blocco dopo un’intesa con le guardie locali. Presto l’output nazionale potrebbe raddoppiare. Il GNA di Sarraj, però, teme un attacco a sorpresa di Haftar.
Sarraj e Haftar spingono sull’acceleratore per recuperare risorse e fermare l’ondata di proteste. I paesi OPEC, però, sono preoccupati di un nuovo crollo dei prezzi del greggio.
Le delegazioni di Sarraj-Haftar: al più presto nuovi colloqui JMC 5+5, liberare tutti i prigionieri e riprendere il traffico aereo. Intanto l’export di petrolio vola anche grazie a Sidra.