Le più attive sono le CDF, PDF, CNF e NUG. L’epicentro degli scontri è diventato lo Stato/Regione di Chin. La popolazione in fuga cerca rifugio a Manipur e Mizoram.
I talebani protestano, vedendo il riconoscimento internazionale allontanarsi. Anche dai loro partner come la Cina. Lo IEA sa, peraltro, che questa volta non può isolarsi.
I dimostranti aggirano la censura e i controlli dei militari sui dispositivi mobile, usando gli smartphone solo quando necessario. I “gemellati” di Hong Kong li aiutano.
#OpMyanmar punta i siti governativi e fornisce tool su come aggirare la censura internet. Costruita anche una pagina con le prove delle violenze e un canale YouTube. Intanto, il G7 chiede lo stop della repressione.
La popolazione ci ha scelto per denunciare la repressione violenta delle proteste da parte della Giunta. Pubblicheremo i video e le immagini che ci arrivano quotidianamente dal Myanmar.