L’uomo forte della Cirenaica punta sulla sicurezza con una nuova operazione militare. Il PC/GNA sul versante umanitario con invii di aiuti e incontri con la popolazione.
L’epicentro sarà Sabha. E’ il tentativo di contrastare le recenti iniziative del PC di Sarraj, che punta sul versante umanitario. Il Generale userà la carta “sicurezza”.
Cominciano gli invii di carburante nella regione. Seguiranno quelli di medicine e gas da cucina. Obiettivo: migliorare la sicurezza in vista di referendum e elezioni.
L’iniziativa dovrebbe essere presentata i primi di gennaio. Intanto è sempre più caos. Uomini armati partiti dal paese commettono un massacro nel nord del Ciad.
Ribelli chadiani attaccano base LNA a sud, rubando mezzi e munizioni. Le forze del GNA e di Bengasi non sono più viste come una minaccia insormontabile.
Sarraj alloca i fondi per progetti ad hoc nella regione. Obiettivo: migliorare la sicurezza, ma innanzitutto sbloccare la crisi al giacimento di petrolio di Sharara.
Due incontri in 4 giorni per sviluppare un piano di salvataggio joint della regione. Haftar è già avanti con l’operazione Murzuq Basin. I rischi di ripercussioni sono altissimi.
Le Elezioni, la Costituzione e l’unità delle istituzioni. L’imperativo è votare, ma solo a certe condizioni. Il GNA comincia a muoversi anche per il Sud.
Come previsto sarà di 3 membri: un capo, espresso da Tripoli, e due vice indicati da Tobruk. Spuntano già i primi nomi. Sarraj si gioca tutto col piano sicurezza.
Le forze regolari subentrano alle milizie nella protezione degli edifici strategici. Ma Sarraj e il GNA devono fare presto. Isis sale verso nord e Haftar è in vantaggio a sud.