Ankara ammassa forze ai confini di Raqqa e Hasaka. Inoltre, tiene esercitazioni con le milizie alleate e aumenta il pressing dell’artiglieria contro i curdi.
Gli eventi e i protagonisti, dalla rivoluzione khomeinista in Iran allo scontro tra wahhabiti e Fratelli Musulmani, che hanno alimentato fino ad oggi il jihadismo.
Sfruttano le reti scavate dall’ex ISIS quando era al potere. Obiettivo: nascondere le armi e i missili agli occhi dei satelliti e agli F-35 dello Stato Ebraico.
Jihad Analytics: dopo l’editoriale di al-Naba, arriva il video a sostegno dei jihadisti pro-ISIS nel continente. Ecco perché IS deve necessariamente puntare sulla regione.
L’ostacolo maggiore all’operatività della forza anti-ISIS è la mancanza di un budget. A Baghdad si discute di una soluzione che potrebbe sbloccare l’impasse.
Jihad Analytics: al-Naba loda i combattenti pro-ISIS locali e invita i musulmani alla hijra nel continente. IS nella regione ha meno competitor e pressing internazionale.
Abu Mansour, che si spostava tra Iraq e Siria, aveva ricoperto diversi incarichi tra i jihadisti pro-ISIS ed era responsabile della morte di molti civili nell’area.
Mosca, che non può permettersi una guerra tra partner, frena la Turchia: prima impedendo alle TAF di bombardare e poi inviando truppe a Tel Rifaat e Manbij. Poi, dicendolo chiaramente.