L’operazione internazionale TRIGGER VIII, coordinata da Interpol, smantella 14 gruppi criminali in otto paesi, nonché il traffico di armi e droga nel quadrante.
Le truppe si ridurranno da 5.100 a 3.000, ma rimarrà la componente aerea. Ora è il momento dell’UE: o entrerà nella partita o la Russia diverrà protagonista.
La sua fine non riduce la minaccia globale di Isis e al Qaeda. L’obiettivo per entrambi rimane immutato: la costituzione del Califfato, da raggiungere anche grazie alla novità della jihad sociale.
Nelle scorse ore si è riunito il comitato Difesa dell’organismo. Focus su come organizzare al meglio la FC-G5S e sul programma di investimento prioritario.
L’equipaggiamento della FC-G5S procede a rilento. Mancano i MRAP, comunicazioni integrate e infrastrutture. La Francia presserà i donatori affinché concretizzino le promesse di fondi.
L’obiettivo è avviare da subito il contrasto efficace a jihadisti e criminali per migliorare la sicurezza nella regione e ridare fiducia alle popolazioni dei 5 paesi.
L’UA si impegna a fornire supporto tecnico alla FC-G5S e a supportare la mobilitazione di risorse aggiuntive. Intanto, il Ruanda dona 1 milione all’Organismo.
Nel paese africano c’è stata una riduzione dei flussi del 90% in 2 anni. Il segreto? Monitoraggio attento delle rotte dei trafficanti, azioni mirate e cooperazione con IOM-UNHCR.