Il generale Brown della US Air Force è il primo afro-americano chairman del Joint Chiefs of Staff. Smith confermato alla guida dei Marines e George dello US Army.
La portaerei HMS Prince of Wales è in missione “climatica” nell’area, mentre i Marines USA si addestrano con la Norvegia. Gli incrociatori Slava di Mosca, però, sono bloccati nel Mediterraneo.
Una è di marines e l’altra di commandos dell’esercito. Combatteranno i jihadisti pro-ISIS a Cabo Delgado insieme a 6 TAC per il supporto aereo ravvicinato.
Lisbona ha già 60 operatori delle forze speciali che, insieme ai Rangers USA, addestrano i marines a riprendere Cabo Delgado. Anche l’Ue potrebbe presto inviare una forza.
L’ambasciata Usa chiede più Marines e tutte le sedi diplomatiche esortano i connazionali a non recarsi nel paese. La violenza diffusa non sembra fermarsi.
Cominciati gli attacchi a Diriyah e Yarmouk. Si intensificano quelli a Rawdah e Rimela. Daesh perde l’area tra Raqqa e Aleppo. Damasco punta a Deir ez-Zor
A ovest si punta a fare altrettanto ad Hattin e al-Bared. A est si combatte a Rawdah e a sud si circonda al-Kamb. Daesh assediato anche a sud di Tabqa.
Caduti Hawi al Hawa, Jazra e Sababiyah. L’asse orientale punta a ricongiungersi con quello nord verso Andalus. Daesh si preclude l’unica via di fuga a sud.