Celebrata la Giornata della Memoria per rendere omaggio a Li Causi, Calipari, D’Auria e Colazzo, che hanno sacrificato la vita operando al servizio del paese.
L’Italia rivendica il suo ruolo, ma ci sono ostacoli al successo dell’iniziativa. Innanzitutto le armi per il GNA di Sarraj e l’LNA di Haftar arrivano via terra. Inoltre, c’è l’”arma” dei migranti per bloccarla.
Nuovi scontri tra forze del GNA e LNA ad Abu Grein e Tripoli. Nessuno dei 2 contendenti oggi ha vantaggi a firmare la tregua. L’Italia, intanto, cerca di ottenere risultati su lotta al terrorismo e migranti.
Russia e Turchia, inoltre, contattano i loro partner locali e regionali per evitare che il GNA o l’LNA la violino. L’Italia, intanto, cerca di rientrare nella partita avvicinandosi ad Ankara e a Mosca.
A Sarraj e al GNA non piacciono la mano tesa ad Haftar e le mancate condanne dell’offensiva a Tripoli. Peraltro, il Governo dimentica che l’LNA bombarda la base militare italiana a Misurata.
Il Generale usa gli strike dell’LNA come diversivo per puntare Aziziyah. Intanto, dal GNA arrivano i primi dubbi sulla Conferenza di Berlino e si conferma che la soluzione alla crisi oggi non può essere politica.
Sembra più che altro una mossa del Generale a uso interno per risollevare il morale dell’LNA. Intanto Sarraj vola in Italia per incontrare Conte e Di Maio, e forse anche Macron.