Le IDF al vertice tri-partitico con UNIFIL e LAF: Aumentano le forze ostili e il traffico di armi. Hezbollah usa droni per missioni di ricognizione nello Stato Ebraico.
Impiegati 350 militari e 30 blindati ONU della Region West, guidati dall’Italia. Obiettivo: migliorare la cooperazione interna e con le LAF, mantenendo la deterrenza.
Beirut adotta misure ad hoc ai confini e negli aeroporti. Inoltre, con ogni probabilità, coopera con UNIFIL. Il rischio del COVID-19, peraltro, non arriva solo dall’Iran ma anche dalla Siria.
La forza ONU effettua corsi mirati per i soldati locali, al fine di migliorare la loro capacità operativa e la sicurezza. In primis per la popolazione. Ricomincia anche lo sminamento umanitario.
Le manovre delle IDF al confine con il Libano non hanno scadenza. E forse usano un’arma segreta. Come ha detto Netanyahu, però, non sono prive di rischi. Anche per UNIFIL.
Il 4° reggimento Alpini Paracadutisti Ranger insegna la Winter Special Mountain Warfare. Il Centro Addestramento Alpino, lo Snow and Avalanche Forecast National Service.
La gara, chiamata Sector West Challange, è stata organizzata dalla brigata Folgore e vi hanno partecipato 15 squadre da 8 nazioni. Obiettivo: consolidare il lavoro di squadra e lo spirito di corpo, necessari contro ogni sfida.
SDF invadono i 2 distretti. SAA arretra ancora a Ma’adan, ma entra a Deir ez-Zor. La Coalizione è già lì e attacca la rotta del convoglio Daesh da Qalamoun.
L’intesa tra esercito Damasco, quello libanese ed Hezbollah con Daesh apre una crisi tra i leader della formazione.E’ lotta su possibile tentativo analogo.
La conquista della Città Vecchia ha dato un’accelerazione all’operazione anti-Daesh. Il SAA è in difficoltà a Ma’adan, ma arriva a 66 km da Deir ez-Zor.