I reclutamenti e i trasferimenti continuano, ma non sembra che i volontari siano impegnati in ambito operativo. D’altronde, al momento, sarebbero poco utili.
Baghdad, che accusa Ankara di essere responsabile della carneficina di turisti a Dohuk, rafforza la sicurezza al confine anche con il supporto curdo e richiama l’ambasciatore.
Gli obiettivi sono usarle nel caso Ankara lanci la nuova offensiva in Kurdistan o inviarle in Ucraina, dove le forze di Mosca cominciano a scarseggiare.
Ankara continua a inviare rinforzi e rifornimenti alla prima linea a Idlib e Manbij. Damasco fa altrettanto, mentre le SDF rafforzano le postazioni. La tensione è alle stelle.
Raid a Hasaka, al-Hol, Tal Hamis, Tal Brak, Derik e Deir Ezzor. Smantellate cellule che si occupavano delle evasioni delle ISIS Brides e reclutavano combattenti.
Ankara in pochi giorni invia alla sua prima linea al confine con il Kurdistan 10 convogli di veicoli e rifornimenti militari. Come si comporteranno le milizie alleate?