Uno era a Zawiya (Salahuddin) e l’altro a Daquq (Kirkuk). Vi erano stoccate le scorte IS di C4 e IED. Intanto, in Kurdistan il PKK attacca i Peshmerga. C’è rischio di escalation.
Ankara smobilita anche l’observation point di Sher Magher, dirottando parte delle risorse a Est. Intanto, il SAA ha ripreso i bombardamenti a sud di Idlib
Nuovi presidi militari a ovest di Tal Tamr, e arrivano i droni. Da Hasaka a Deir Ezzor, però, crescono i contagi da Covid-19. Da Ankara a Isis aumenta la preoccupazione.
Continuano i bombardamenti su Ain Issa e il build up militare delle TAF. Intanto, il SAA si scontra ancora con Isis nel deserto di Badia. Il bilancio è di 30 morti tra soldati e jihadisti IS.
Ankara costruisce caserme e check point lungo la M4 a est del paese. Si teme un’escalation. Intanto, la Russia colpisce al cuore Failaq Al-Sham (la Sham Legion) a Idlib.
Il procedere dell’offensiva del SAA verso Barah ha determinato l’abbandono da parte delle TAF degli observation point nell’area. Ankara, parallelamente, bombarda improvvisamente Ain Issa.
Arrestati diversi jihadisti IS tra Hasaka e Deir Ezzor nelle ultime ore, anche vicino agli impianti. Intanto, a nord è boom di fughe verso la Turchia. Ma solo da Aleppo.
Sono a Erbil e Baghdad, e presto ne arriveranno altri. Obiettivo: creare una grande linea difensiva anti-IS tra Diyala-Mosul e poter attaccare i terroristi nelle loro basi.
Le ISF hanno trovato 329 documenti contraffatti, tra cui permessi per attraversare il confine e carte d’identità militari. L’intera infrastruttura logistica di IS è a rischio.
Sull’episodio di Erbil, chiesto l’arresto di un leader di Hashd al-Shaabi e le ISF annunciano la cattura dei responsabili materiali, ma manca il mandante. Occhi puntati sull’Iran.