Aperto un centro di reclutamento in città, rivolto soprattutto ai giovani. Teheran prova ad adottare in Kurdistan la stessa tattica usata a Deir Ezzor per nascondere i depositi di armi.
Sami Mohan, alias Ibn Abd al-Rahman, è stato ucciso insieme a 6 jihadisti pro-ISIS sulle montagne di Hamrin. Obiettivo dei raid: fermare gli attacchi a Kirkuk.
SDF e Inherent Resolve ora si spostano a Shahil. A gennaio catturati oltre 270 jihadisti pro-ISIS tra cui diversi leader. A rischio la capacità operativa del gruppo.
Obiettivo dell’operazione “Jazeera Thunderbolt” delle SDF e di Inherent Resolve a Tel Hamis, Tel Barak e Al-Hol (Al-Hawl): annientare la capacità operativa dei jihadisti pro-ISIS nell’area.
Escalation di attacchi dei jihadisti pro-ISIS contro convogli delle forze di sicurezza e villaggi nel quadrante. L’ONU conferma l’aumento di attività IS condannando le aggressioni.
Le SDF aumenteranno gli attacchi sulle aree al confine e Ankara risponderà con nuovi raid aerei sul Kurdistan. Intanto, le TAF ricevono munizioni ed equipaggiamenti.
Fonti locali: si schiereranno in città e presso la base della 17esima divisione. Obiettivo: proteggere l’area dalla probabile invasione della Turchia in Kurdistan.
Si teme sia il preludio dell’offensiva di terra nel quadrante, preannunciata dalla Turchia. Tutti gli attori coinvolti ammassano rifornimenti e si esercitano alla combat readiness.
Le TAF, dopo uno stop logistico, hanno ripreso i bombardamenti su Aleppo e Hasaka. Le SDF si addestrano con Inherent Resolve. Damasco invia rinforzi, ma attende la Russia.