Fonti locali: si schiereranno in città e presso la base della 17esima divisione. Obiettivo: proteggere l’area dalla probabile invasione della Turchia in Kurdistan.
Si teme sia il preludio dell’offensiva di terra nel quadrante, preannunciata dalla Turchia. Tutti gli attori coinvolti ammassano rifornimenti e si esercitano alla combat readiness.
Le TAF, dopo uno stop logistico, hanno ripreso i bombardamenti su Aleppo e Hasaka. Le SDF si addestrano con Inherent Resolve. Damasco invia rinforzi, ma attende la Russia.
L’ipotesi più accreditata è che sia dovuta a esigenze logistiche (rifornire di munizionamento la prima linea). Ciò suggerisce che Ankara non ha un supporto di aderenza avanzato.
Mosca non vuole essere coinvolta nel conflitto tra Ankara e i curdi. Intanto, le TAF intensificano i raid contro i centri di comando e controllo e le fonti di rifornimento delle SDF.
L’intelligence di Ankara effettua diversi arresti ad Aleppo, mentre le TAF e le milizie alleate incrementano gli attacchi. I curdi si preparano a difendersi, anche con l’aiuto di Damasco.
Almeno 550 soldati del SAA schierati in pieno territorio delle SDF: Ain Issa, al-Bab, Manbij e Kobani in chiave difensiva contro la nuova operazione Peace Spring.
Mohammed Abid al-Awad, alias “Rasheed” aveva organizzato una maxi evasione dal carcere di Gwayran. Dal crollo dello Stato Islamico era diventato un fantasma.
Nuova esercitazione delle truppe di Mosca per evitare che le milizie pro-Turchia e le TAF da una parte e le SDF e il SAA dall’altra entrino in contatto. Intanto, si tratta.
Mosca organizza esercitazioni militari a sorpresa lungo la prima linea che divide da una parte la Turchia e le milizie alleate, dall’altra il SAA e le SDF.