I legali lamentano la non cooperazione e il mancato saldo degli onorari. Il Generale rischia di non poter più entrare negli Usa e di perdere le sue proprietà.
Il vice premier del GNU, Al-Gotrani, ipotizza un esecutivo parallelo in Cirenaica, a causa di Dbeibah. In realtà, cerca consensi in quanto il figlio del Rais ha l’appoggio di Russia, Turchia e LNA.
Dopo le proteste delle forze occidentali, arrivano gli scontri interni a Sirte. Temono di perdere i privilegi acquisiti con l’arrivo dei nuovi PC e premier.
Il capo delle milizie Awliaa Al-Dam descrive una sorta di Far West a Bengasi e nell’Est. Inoltre, Haftar è sparito dai radar. E’ Saleh che tratta con Sarraj.
I gruppi alleati di Sarraj temono di perdere i privilegi col progredire del processo politico. Quelli vicine ad Haftar vogliono essere pagati. La tensione è in aumento.
Parigi invita tutte le parti ad astenersi dal riprendere le ostilità e a sostenere il processo politico. Un’escalation con Sarraj allontanerebbe possibili intese.