Washington mostra i muscoli contro Teheran, schierando un meccanismo militare imponente, in grado di intervenire in tutta la regione in caso di escalation.
Il segretario alla Difesa imputa a Teheran i lanci di razzi contro le installazioni militari, che si riteneva fossero opera di Isis. Gli obiettivi sono disturbare il nemico e creare problemi ai droni.