I jihadisti pro-ISIS erano già presenti nel paese, ma lo usavano come rotta di transito tra Sahel e Nigeria. Ora vogliono controllarlo, cacciando JNIM, per rafforzarsi con ISWAP nella regione.
I jihadisti pro-ISIS e quelli vicini ad al Qaeda si contengono il controllo del territorio con le armi e i rinforzi stranieri. Bamako per ora non interviene.
L’operazione internazionale TRIGGER VIII, coordinata da Interpol, smantella 14 gruppi criminali in otto paesi, nonché il traffico di armi e droga nel quadrante.
In appena due mesi sequestrati tre italiani, un polacco e un americano tra Mali e Burkina Faso. SI teme che JNIM (al Qaeda) e ISGS (ISIS) vogliano estendere la loro influenza nell’area.
Bamako annulla gli accordi di Difesa con la Francia e i partner UE. Alla Giunta serve la protezione della Wagner per non cadere. Mosca vuole l’”arma” dei migranti dal Sahel contro l’Europa.
Il Niger può diventare l’epicentro della lotta a ISGS e JNIM, trasferendovi la Task Force Takuba e rafforzando i contingenti europei. E’ l’unica via per bloccare l’espansione della Russia.
Il CEO di Praesidium International: Le minacce più concrete sono i gruppi jihadisti come ISGS, JNIM e ISWAP, ma non solo. La pirateria è in calo, ma non è ancora sconfitta.
Improvviso boom di attacchi in Benin. A rischio anche la Costa d’Avorio. Il capo della DGSE nel 2021 aveva denunciato che i jihadisti vogliono arrivare al Golfo di Guinea.