Baradar e Haqqani Network ai ferri corti: entrambi vogliono più peso nell’Emirato Islamico. Akhund-Akhundzada devono disinnescare subito la minaccia di una guerra interna.
Le formazioni minori reclamano peso ai vertici dell’Emirato Islamico. Per ora minacciano vendette e defezioni verso ISKP, ma presto passeranno ai fatti.
Il nuovo esecutivo, guidato da Baradar, punta a riunire le varie anime dell’Emirato Islamico. Il vero nodo, però, sarà distribuire i poteri a livello locale.
Abbiamo deciso di onorare questo popolo, pubblicando solamente la fotografia della sua bandiera nazionale, l’unica: simbolo della forza, del sacrificio e del coraggio della sua gente.
il 31 agosto finiscono le missioni internazionali a Kabul e a Herat le speranze sono crollate. Intanto, ISKP attacca e I talebani hanno i database dell’NDS.
Il gruppo, che nel 2020 si era alleato con ISIS-Khorasan, è stato decisivo per la resa di interi distretti. Si teme ora la vendetta di ISKP, che attacca lo IEA su asl-Naba.
L’Emirato Islamico lancia attacchi in tutta la nazione e a Helmand ha già distrutto i check point delle ANDSF. Il timing non è casuale tra stallo dei negoziati a Doha e ritiro internazionale.
ISKP, grazie all’alleanza con il Network Haqqani, lancia attacchi contro l’Emirato Islamico a Nangarhar e Kunar. Inoltre avvia i reclutamenti dei jihadisti scontenti.
Daesh, che ha ceduto la leadership al gruppo locale, fornirà tecnologia e manovalanza. Quest’ultimo, le relazioni e il supporto logistico nella FATA. Obiettivo: sopravvivere ai “nuovi” talebani.