Gli eventi e i protagonisti, dalla rivoluzione khomeinista in Iran allo scontro tra wahhabiti e Fratelli Musulmani, che hanno alimentato fino ad oggi il jihadismo.
L’Emirato Islamico annuncia la cattura di un leader chiave di ISKP, a capo del gruppo che attaccava le moschee e i piloni. Si attende ora la risposta di IS.
Colpita la commemorazione per la morte di Mullah Akhtar Mansour, a cui partecipavano alcuni leader dell’Emirato Islamico. I jihadisti pro-ISIS vogliono alzare la testa.
Scontri tra i civili per accaparrarsi il pane. Ci sono sospetti che tra i talebani qualcuno rivenda il cibo al mercato nero. Intanto, ISIS-K aumenta gli attacchi.
Capitolo finale dell’analisi che ripercorre gli eventi, dalla rivoluzione khomeinista in Iran allo scontro tra wahhabiti e Fratelli Musulmani, che hanno alimentato fino ad oggi il jihadismo.
L’annuncio, di cui si aspetta il decreto attuativo, è solo propaganda o realtà? L’Emirato Islamico in questo ultimo caso dovrebbe affrontare diversi problemi.
L’Emirato Islamico afferma che sarà formato da 110 mila uomini e di aver riparato 4.000 tra elicotteri e aerei, ma è solo propaganda. Rischia invece una reale offensiva di primavera di ISKP.
Shahab al-Muhajir (alias Sanaullah al-Sadiq) è ricercato attivamente dagli USA e dai talebani per l’attentato all’aeroporto di Kabul. Proviene dall’Haqqani Network.
Negoziati tra l’Emirato Islamico, Ankara e Doha su cinque scali strategici. I talebani vogliono far riprendere gli scambi, ma chi garantirebbe la sicurezza?