L’Emirato Islamico annuncia la cattura di un leader chiave di ISKP, a capo del gruppo che attaccava le moschee e i piloni. Si attende ora la risposta di IS.
Scontri tra i civili per accaparrarsi il pane. Ci sono sospetti che tra i talebani qualcuno rivenda il cibo al mercato nero. Intanto, ISIS-K aumenta gli attacchi.
L’annuncio, di cui si aspetta il decreto attuativo, è solo propaganda o realtà? L’Emirato Islamico in questo ultimo caso dovrebbe affrontare diversi problemi.
L’Emirato Islamico afferma che sarà formato da 110 mila uomini e di aver riparato 4.000 tra elicotteri e aerei, ma è solo propaganda. Rischia invece una reale offensiva di primavera di ISKP.
Negoziati tra l’Emirato Islamico, Ankara e Doha su cinque scali strategici. I talebani vogliono far riprendere gli scambi, ma chi garantirebbe la sicurezza?
L’Emirato Islamico non paga da tre mesi i salari a militari e poliziotti, che minacciano di fermarsi. Per di più nel momento in cui la guerra a ISKP è in stallo.
L’Emirato Islamico auspica che la Repubblica Popolare pressi i paesi della Regione. Ma nemmeno Beijing lo ha riconosciuto e gli attacchi di ISKP complicano la situazione.
Sanaullah Ghafari, Sultan Aziz Azam e Maulawi Rajab inseriti nella black list dei terroristi. L’emiro è Rajab; gli altri sono il portavoce di ISKP e il comandante a Kabul.