L’ostacolo maggiore all’operatività della forza anti-ISIS è la mancanza di un budget. A Baghdad si discute di una soluzione che potrebbe sbloccare l’impasse.
Abu Mansour, che si spostava tra Iraq e Siria, aveva ricoperto diversi incarichi tra i jihadisti pro-ISIS ed era responsabile della morte di molti civili nell’area.
L’uomo era l’emiro dell’“al-Zarqawi battalion”. Il mistero sul nuovo califfo, le promesse disattese e l’escalation di attacchi subiti stanno mettendo in crisi l’ex ISIS.
Sono stati catturati nell’ambito dell’operazione “Solid Will”. I jihadisti ex Isis rischiano di subire pesanti danni, a seguito delle informazioni in possesso dei comandanti.
L’uomo, già membro di AQI, fu liberato dall’ex ISIS quando il gruppo conquistò Mosul nel 2014. Successivamente, divenne un killer e un esperto nella fabbricazione di bombe.
La missione internazionale dopo sei anni diventa di mentoring e advising. Obiettivo: affinare le capacità delle ISF per neutralizzare i jihadisti pro-ISIS.
La forza sarà schierata al confine con il Kurdistan tra Khanaqin e Kirkuk e tra Kirkuk e Makhmour. Al-Khadimi ha accelerato la sua costituzione dopo la vittoria degli sciiti alle parlamentari.
Arrestato il comandante ex ISIS, che gestiva le fughe dei jihadisti da Al-Hol ad Hasaka e i trasferimenti nel paese vicino. E’ il quarto leader IS catturato in 2 settimane.
Obiettivo: impedire i movimenti dei jihadisti ex ISIS tra i due paesi, dal Kurdistan fino ad Anbar. Sarà alto tre metri, avrà camere termiche e verrà interconnesso.