I jihadisti pro-ISIS promettono paghe elevate. Poi, minacciano di morte le vittime se rifiutano di combattere. La pratica si ripete in Tanzania e Sudafrica.
I miliziani pro-ISIS, come minacciato a novembre in una lettera, attaccano villaggi cristiani a Muidumbe. Gli “infedeli” per sopravvivere devono convertirsi o pagare una tassa.
I jihadisti pro-ISIS puntano all’Africa, in particolare al Sahel e al quadrante centrale, che soppiantano le aree tradizionali in Medio Oriente e Asia.
Jasmine Opperman: Nel video in cui i jihadisti pro-ISIS giurano fedeltà al nuovo califfo compaiono molti giovani. Peraltro, il gruppo ha recentemente minacciato cristiani ed ebrei.
Obiettivi: combattere il jihadismo in crescita nella regione e i colpi di stato incostituzionali. Occhi puntati su Mali, Burkina Faso e Niger. Ultimatum a Bamako
Diffusa una lettera in Swahili a Macomia: Convertitevi, pagate o verrete uccisi. I miliziani pro-ISIS annunciano anche guerra senza fine contro l’esercito “crociato”.
Maputo ha ricevuto dalla PMC diversi elicotteri, aerei e mezzi per il trasporto truppe. Obiettivo: incrementare le capacità operative contro ISCAP a Cabo Delgado.
I jihadisti pro-ISIS attaccano impianti ad Ancuabe e Montepuez. Gemfield blocca temporaneamente le operazioni per motivi di sicurezza. I miliziani scendono a sud e si avvicinano al Malawi.
Jean-Baptiste Kupaku (alias Kyandenga) è stato catturato dalle FARDC. Guidava i Mai-Mai Kyandenga, affiliato ai jihadisti pro-ISIS, e aveva forte influenza nel North Kivu.