L’email “Action Required - SIEMENS Energy -PO- 216238068” ha 2 allegati rar identici, all’interno dei quali c’è un exe: il malware. I dati rubati sono esfiltrati via Telegram API.
Sami Mohan, alias Ibn Abd al-Rahman, è stato ucciso insieme a 6 jihadisti pro-ISIS sulle montagne di Hamrin. Obiettivo dei raid: fermare gli attacchi a Kirkuk.
L’area dove sono siti i palazzi governativi e le ambasciate straniere non sarà più sigillata. La comunità internazionale deve rivedere la sicurezza delle proprie sedi.
Escalation di attacchi dei jihadisti pro-ISIS contro convogli delle forze di sicurezza e villaggi nel quadrante. L’ONU conferma l’aumento di attività IS condannando le aggressioni.
Epicentro delle manovre: la provincia di Diyala lungo il fiume Narin. Obiettivo: neutralizzare le cellule pro-ISIS che operano tra i due paesi, di base ad Hamrin.
Baghdad invia rinforzi ed equipaggiamenti per contrastare le crescenti violazioni alla sua sovranità nazionale. Il Kurdistan, invece, riceve aiuti internazionali per la sicurezza.
Ankara bombarda “teoriche” postazioni del PKK in Iraq (e Siria). Teheran poi interviene nelle stesse aree contro quelli che “alimentano” le proteste. Le reali agende si sovrappongono.
L’intelligence di Ankara effettua diversi arresti ad Aleppo, mentre le TAF e le milizie alleate incrementano gli attacchi. I curdi si preparano a difendersi, anche con l’aiuto di Damasco.