Ankara terrà in house i corsi per le “forze speciali” dei guerriglieri alleati delle TAF, presumibilmente membri di HTS. La mossa serve anche ad alleggerire le tensioni con la popolazione.
A Est di Saraqeb nasce l’ottava postazione delle TAF. Sarà dotata di jammer. Ankara teme che Damasco, sfruttando l’escalation a Sere Kanye, lanci un’offensiva a sorpresa.
La Turchia e le milizie inviano rinforzi a Tel Abyad. Il SAA e le SDF fanno altrettanto a est di Ain Issa. Ankara deve allontanare il nemico da Idlib, ma il prezzo potrebbe essere altissimo.
Nuove basi e postazioni delle TAF lungo la M4, vicino a Saraqeb e Zawiya. Obiettivo: bloccare un’eventuale operazione, che sembra si stia concretizzando.
In questo modo la Turchia controllerebbe la prima linea e il SAA non potrebbe più attaccare senza violare la tregua. L’opzione, però, difficilmente avrà l’ok della Russia.
Cresce l’elenco dei prodotti vietati da miliziani pro-Turchia hanno. Questi, però, poi guadagnano sul contrabbando. La situazione nella provincia è sempre più esplosiva.
Il gruppo pro-Turchia e le fazioni alleate stanno subendo strike con droni e raid sul terreno a Idlib. La coalizione rivale SLF è collegata, ma qual è il Paese straniero?
Attaccato il veicolo di un comandante del gruppo. Meno di due settimane fa, esplosioni misteriose avevano investito lo Scientific Research Centre a Ram Hamada.