Dopo la JMC di Sarraj-Haftar, anche la HoR terrà la plenaria in città (probabilmente il 7 dicembre). Obiettivo: riunificare l’organismo, porre fine alla transizione e sostenere le elezioni.
Washington risponde al blocco di Mosca all’ONU sui provvedimenti contro la milizia Khani, vicina ad Haftar, inserendola nella black list. La Federazione si vendicherà via Sarraj?
Obiettivo: raggiungere la quadra su nuovo governo di transizione e Consiglio Presidenziale, in vista delle elezioni. Italia, Francia, Germania, UK pronte ad azioni contro chi minaccia il cammino.
Gli altri temi in discussione in Tunisia – riunificazione delle istituzioni, formazione del PC e del governo - sono conseguenti. La comunità internazionale, però, dovrà fare la sua parte.
La Commissione dei 10 a Ghadames stabilisce la demilitarizzazione della prima linea e colloca l’HQ a Sirte. Prossimo incontro a Brega con focus su petrolio e PFG.
La decisione, però, fa scendere ancora il prezzo del Brent e manda l’OPEC in crisi. Intanto parte a Tunisi in forma virtuale il LPDF senza esponenti del GNA di Sarraj o di Haftar.
E’ stato ratificato da Sarraj e Saleh, secondo la fiducia nel paese aumenta. I militari del GNA, però, sono preoccupati sul futuro di Sirte e Jufra e non credono alla smobilitazione di Haftar.
I militari non vogliono che Haftar partecipi al dialogo politico e chiedono una maggiore considerazione nei negoziati. Inoltre, minacciano velatamente di schierarsi con le proteste.
La palla passa a Tripoli e Tobruk per l’ok definitivo. Intanto, rappresentanti di Sarraj e Haftar lavorano per ripristinare il traffico aereo tra Mitiga (Ovest) e Benina (Est), ma non Sabha.