Sami Mohan, alias Ibn Abd al-Rahman, è stato ucciso insieme a 6 jihadisti pro-ISIS sulle montagne di Hamrin. Obiettivo dei raid: fermare gli attacchi a Kirkuk.
Epicentro delle manovre: la provincia di Diyala lungo il fiume Narin. Obiettivo: neutralizzare le cellule pro-ISIS che operano tra i due paesi, di base ad Hamrin.
Le manovre sono nate grazie al ritrovamento di documenti a Kanous Island. Obiettivo: distruggere i depositi di armi e la capacità di movimento IS verso Kirkuk.
Le ISF, col supporto di Inherent Resolve, danno la caccia alle cellule IS tra Salahaddin e Diyala, soprattuto sulle montagne Hamrin e nella valle Zaghitoon. Prosegue anche l’offensiva a Ovest.
Le milizie Hashd Al-Shaabi hanno respinto l’ennesima dura offensiva dello Stato Islamico nel deserto di Al-Khatheer. Daesh cerca di aprire corridoi dalla Siria per spostare i miliziani a nord est.
Obiettivo: neutralizzare le cellule dello Stato Islamico che terrorizzano la regione. Intanto, a Qaim e lungo il confine si cerca di bloccare il flusso di jihadisti Daesh dalla Siria.
Le ISF neutralizzano l’intero gruppo e parallelamente bombardano postazioni dello Stato Islamico ad Hamrin. A Makhmour Daesh si sbaglia e attacca un villaggio di Peshmerga.
Catturato Naseer al-Obeidi, leader di una milizia locale affiliata ad Hashd al-Shaab. Sarebbe coinvolto nel raid ad Ain al-Assad. Intanto, le ISF prendono di mira Isis a Salahuddin e Diyala.
L’ultimo raid è avvenuto presso il lago Hamrin: sganciate 4.000 libbre di bombe su un compound dello Stato Islamico. Nei giorni scorsi era stato catturato il capo della logistica Daesh ad Anbar.
In corso diverse operazioni contro lo Stato Islamico da Kirkuk ad Hamrin, passando per Mosul e Anbar. Alcuni comandanti Daesh sono stati arrestati, altri sono morti.