Il presidente Poroshenko incontra l’assistant secretary di Stato Mitchell. Focus su cybersecurity, Donbas, sanzioni alla Russia e missione di peacekeeping ONU.
Le manovre, le più grandi di sempre, sono state coordinate dal CCDCOE e hanno visto l’Alleanza dover proteggere le infrastrutture critiche da oltre 2.500 attacchi simulati.
Sono le più grandi manovre “live fire” di sempre, coordinate dal CCDCOE di Tallinn. I partecipanti dovranno proteggere le infrastrutture critiche da azioni di cyberwarfare severe.
La European Network for Cyber Security (ENCS) forma i membri della Oesterreichs Energie. Obiettivo: migliorare la cybersecurity delle infrastrutture nazionali ed europee.
Gli hacker di stato di Teheran, finora specializzati nella sorveglianza interna, espandono la cyberwarfare nella regione soprattutto contro i trasporti marittimi e aerei.
Gli hacker, che secondo i ricercatori di sicurezza informatica di Fire Eye sono legati a Pyongyang, usa TTP specifiche per la sua cyberwarfare: in primis vulnerabilità zero-day. E ogni giorno diventa più pericoloso.
Il presidente della commissione Intelligence di Seul: le riserve di dollari di Pyongyang si esauriranno entro ottobre. Gli hacker di Kim Jong-un, nonostante l'aumento di cyber attacchi, non colmeranno il gap.
Il paese euroasiatico ha subito diverse offensive informatiche da parte di attori azeri, turchi e russi come APT 28 (Fancy Bear). Inoltre, ha ospitato senza saperlo un network di cyber spionaggio su vasta scala.
La firma del gruppo è il tool ROKRAT. In due mesi la formazione legata a Pyongyang ha lanciato sei campagne di cyber attacchi con base phishing, L’ultima è “Evil New year 2018” e sfrutta il discorso di Kim Jong-un.
L’agenzia UE nel Threat Landscape Report 2017 rileva che le motivazioni sono varie. Ma gli obiettivi sempre gli stessi: rubare segreti per ottenere vantaggi o danneggiare nemici grazie al cyberspazio. Chi sono gli hacker di Stato più pericolosi.